Il primo di maggio per i romani non è solo sinonimo di concertone a S.Giovanni,
anzi, chi riesce cerca di fuggire fuori porta inseguendo la famosa gita sempre sperando di non rimanere imbottigliati nel traffico...
Insieme alle altre vettovaglie non possono mancare le "bustone" di fave (meglio se del contadino di fiducia) ed un bel po' di pecorino romano d.o.p.!!
Il piatto che ho pensato è proprio ispirato a questi due ingredienti tradizionali e perciò l'ho chiamato
"Ravioli Primo Maggio"
I ravioli pronti per la cottura |
RIPENO: molto semplice in realtà, ho preso del pecorino grattugiato, parmigiano grattugiato e panna liquida, formando una cremina non troppo liquida tale da consentire di fare delle palline da poggiare sui dischetti di sfoglia precedentemente tagliati; le proporzioni tra pecorino e parmigiano sono circa 70% e 30% ma bisogna assaggiare per evitare che il composto sia troppo saporito e correggere in favore del parmigiano a secondo del gusto e dell'equilibrio. Una volta riempiti la metà dei dischetti si sovrappongono l'altra metà a questi pieni (quindi devono essere in numero pari per non averli spaiati!!) e si preme sulla circonferenza per sigillare i ravioli. Una volta sigillati per bene si possono rifinire con una rotella taglia-pasta in modo da creare una bella coroncina.
I ravioli impiattati con la loro salsina. |
si snocciolano le fave, e si sbucciano una ad una (per ridurre la sensazione di amaro che la buccia conferirebbe alla salsa, si sbollentano per un minuto e poi si saltano in padella con un po' d'olio EVO, uno spicchio d'aglio e un pizzico di sale.
Con un mixer ad immersione si crea la purea che poi andremo ad allungare con l'acqua di cottura dei ravioli.
Una volta cotti i ravioli in acqua bollente salata, si impiattano e si aggiunge la salsina alle fave.
Buon appetito!!
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