Come già anticipato qualche post addietro, sono andato al cinema a vedere l'adattamento cinematografico dell'opera di Saviano.
Lo stile è documentaristico, molte scene con telecamera a spalla, girato proprio nei luoghi descritti vividamente nel libro; affronta i temi principali, o meglio i punti di forza del business dell'azienda camorra: droga, armi, rifiuti tossici, investimento nelle imprese tessili, la concorrenza coi cinesi... Lo sfruttamento dei piccoli soldati, il portasoldi, tutti esempi che ricordano le pagine del libro.
Ovviamente sottotitolato, la colonna sonora è quella dei moltissimi cantanti rionali di Napoli e dell'interland napoletano, degli spari e delle voci dei guaglioni.
Ben fatto, non ha deluso le aspettative ma bisogna prima leggere il libro.
2 commenti:
Sto leggendo adesso il libro, dietro tuo consiglio.
Certo c'è poco da fare racconta una realtà per noi che non viviamo quei luoghi veramente inimmaginabile.
Mentre sto leggendo ho però una sensazione che non gradisco. Mi sembra che l'autore per certi versi tenda a giustificare alcuni comportamenti come dire che da quelle parti non vi sia effettivamente scelta...
La sensazione è esatta, ma il suo non è un giustificare quanto "spiegare" questa presunta ineluttabilità dei destini di chi la ci nasce e cresce... Continuando la lettura vedrai che invece lui stesso ha fatto una scelta.
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