domenica 20 luglio 2008

Gli arancini di Montalbano

Eccone un altro, stavolta una raccolta di piccoli racconti (gli arancini appunto) del commissario siciliano amante del mare e della buona cucina. Ho impiegato un pò più di tempo per finire di leggerlo tutto un pò per mancanza di tempo ed un pò proprio per la caratteristica dei racconti; spezzano il ritmo della lettura ed inducono più facilmente alla pausa tra un paio di racconti ed il seguente.
Sempre simpaticissimo ed originale, sempre con quel poco di dialetto che caratterizza lo stile narrativo di Camilleri.
Gli episodi che ho preferito sono: "Catarella risolve un caso", in cui ovviamente il protagonista è questa macchietta, e "Salvo amato...Livia mia..." questa volta epistolare in cui Montalbano risolve un caso anche a distanza di km dalla sicilia alla liguria.

Nell'ultimo episodio la ricetta degli arancini di Montalbano che è imperdibile:"Il giorno avanti si fa un aggrassato di vitellone e di maiale in parti uguali che deve còciri a foco lentissimo per ore e ore con cipolla, pummadoro, sedano, prezzemolo e basilico. Il giorno appresso si pripara un risotto, quello che chiamano alla milanìsa (senza zaffirano, pi carità!), lo si versa sopra a una tavola, ci si impastano le ova e lo si fa rifriddàre. Intanto si còcino i pisellini, si fa una besciamella, si riducono a pezzettini 'na poco di fette di salame e si fa tutta una composta con la carne aggrassata, triturata a mano con la mezzaluna (nenti frullatore, pi carità di Dio!). Il suco della carne s'ammisca col risotto. A questo punto si piglia tanticchia di risotto, s'assistema nel palmo d'una mano fatta a conca, ci si mette dentro quanto un cucchiaio di composta e si copre con dell'altro riso a formare una bella palla. Ogni palla la si fa rotolare nella farina, poi si passa nel bianco dell'ovo e nel pane grattato. Doppo, tutti gli arancini s'infilano in una padeddra d'oglio bollente e si fanno friggere fino a quando pigliano un colore d'oro vecchio. Si lasciano scolare sulla carta. E alla fine, ringraziannu u Signuruzzu, si mangiano!"

2 commenti:

Stefania - Food for the Soul ha detto...

e mo' li devi da cucina'
:-)

Fenice72 ha detto...

Appena possibile mi ci metto se il Signuruzzo vole!! :D