La serranda della camera si alzò di scatto, come tutte le mattine in cui mia madre mi svegliava “dolcemente” per andare a scuola, e la luce del primo sole mattutino mi colpì gli occhi attraverso le palpebre ancora chiuse ermeticamente dal sonno! Poi, la coperta venne tirata ai piedi del letto ad evitare che l’usassi come scudo per continuare a dormire in barba al giorno ormai pronto per essere vissuto.
-Ma oggi è ancora festa!!! Non si va a scuola!!!- protestai io ricordando che era il 6 gennaio, il giorno della Befana ed a scuola si sarebbe tornati solo l’indomani…
-Corri vieni a vedere! E’ nevicato stanotte!!- esclamò mia madre meravigliata.
-mamma ma che dici? Uffa!!- mi alzai svogliato, non ci credevo finchè il mio sguardo precipitò giù dal quarto piano della palazzina in zona marconi, fino al cortile interno sul quale dava la mia finestra: era tutto completamente candido di neve come un soffice panno, non era uno scherzo, era il 6 gennaio 1985!!
Infilare calzamaglia, salopette, giacca vento, guanti, cappellino e scendere di sotto assieme alle mie sorelle ed agli amici del palazzo, fu un tutt’uno… Era ancora presto quel mattino ed all’inizio nella via c’eravamo solo noi circondati dalla neve accumulata sulle macchine parcheggiate. Ogni manata tirava via un po’ di quella coltre da tettucci, finestrini e cofani… palle di neve percorrevano l’aria come piccoli bolidi volanti, il chiasso e le risate erano la colonna sonora di quella festa bianca.
Dopo un po’ montammo in macchina, appuntamento con altri amici (non esisteva il cellulare ma il citofono funzionava benissimo) all’eur per approfittare delle splendide discese erbose ricoperte dalla neve… Dopo poco eravamo là, non senza difficoltà arrivati parcheggiammo e tirammo fuori il nostro armamentario comprendente buste di plastica di varia fattura e dimensione ed un paio di bob rossi!! Fantastici… Con quelli scendevamo direttamente sui gradoni della chiesa di SS. Pietro e Paolo fino ad arrivare, ad intervalli ritmati tra un dislivello e l’altro, quasi su v.le Europa… La città era nostra, il traffico quasi paralizzato, si vedeva gente addirittura con gli sci ai piedi!! Fu una giornata intensa e lunga, la più bella Befana della mia vita, anche perché per ancora un paio di giorni, l’allora sindaco Ugo Vetere lasciò chiuse le scuole finché la neve si sciolse e non rimasero solo poche tracce di quella bella giornata sulla neve…
2 commenti:
1985? se è quella a mezzanotte aveva appena cominciato a nevicare mentre io uscivo dal cinema Astra in viale Ionio dove avevo visto Bladerunner con il ragazzo con cui stavo all'epoca e che ho scoperto che suona con il marito di Scarlet... ma dimmi tu..
:-DDD
me la ricordo bene anche io sebbene avessi sei anni ;) ero nella vecchia casa dei miei a via del casaletto e ricordo la coltre bianca che ricopriva macchine, tetti e lampioni. ricordo che mamma mi mise i mon boot, il moncler blu e i miei parorecchie di peluche hello kitty rosa ( a distanza di 20anni son tornate di moda ste cose di hello kitty) e mi portò nel giardino dagli altri bimbi infagottati in maniera più o meno consona. risultato: raffreddore e febbrone .... e le vacanze si allungarono benbene ;)
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