lunedì 10 novembre 2008

Il Bar Ferri a Canepina

La prima volta che sono stato in questo posto avevo più o meno 9 mesi di vita…già da prima che nascessi mio nonno intratteneva cordiali rapporti coi proprietari di questo Bar di paese, rapporti nati dalla conoscenza col fratello della sora Mariuccia, che era portinaio del condominio in via delle milizie dove mio nonno era amministratore.
L’idea di cominciare a far mangiare la gente per davvero è stata proprio di mio nonno che, da buonissima forchetta qual’era (buon sangue non mente) suggerì alla sora Mariuccia ed al sor Elio (suo marito) di sfruttare la sua bravura in cucina. Cominciarono così a proporre ai vari camionisti di passaggio, non più i soliti panini farciti, bensì l’ottimo “fieno” (pasta all’uovo sottilissima) fatto rigorosamente a mano dalla signora in questione.
All’epoca il locale era proprio piccolo, la maggior parte del retrobottega era occupato dall’ampia cantina dal quale si cavava il buon vino casereccio servito nei classici quartini, mezzi e litri di vetro da osteria. La cucina si trovava al piano superiore dove gli “ospiti-clienti” di riguardo mangiavano in una saletta alla quale si accedeva attraverso una scala a chiocciola di metallo molto stretta. Io ricordo di averci mangiato una sola volta lassù, le innumerevoli volte seguenti si mangiava al piano “terra” (quello al livello stradale). La volta della “grotta” venne imbiancata e l’ambiente reso più accogliente. Il locale cominciò a prendere un po’ spazio alla cantina e delle panche di legno con delle tavolate molto lunghe comparvero per accogliere gli avventori. Ricordo che da bambino (in estate) spesso venivamo a riempire queste tavolate lunghissime con mio nonno a capotavola e tutti i figli, le nuore,i generi, i nipoti ad animare questa osteria che per tanto tempo ci ha servito le sue bontà, che scendevano precedute dall’inconfondibile odorino di quel sugo (ancora oggi è sempre quello) dalla scala a chiocciola come una manna scende dal cielo… Col passare degli anni il locale è stato “migliorato” sempre di più, la cucina è scesa a prendere definitivamente il posto dell’ultimo spicchio di cantina, la scala a chiocciola è scomparsa…
Mio nonno è morto (ironia della sorte) diabetico ma forse felice di aver sempre ignorato la dieta, anche Elio e Mariuccia molti anni dopo “se so corsi appresso” l’uno a distanza dell’altra di 8 mesi. Rimangono i due figli e le rispettive due famiglie ad accogliere gli avventori, e ci hanno accolti anche ieri in occasione del compleanno di mia madre.
Dopo tanti anni è stato come un deja-vù proustiano, una “ricerca del tempo perduto” che mi ha fatto tornare bambino per il tempo di un piatto di fieno e di cieciliani (maccheroni ai ferri: pasta lunga di acqua e farina fatta a mano “infilzata” dai ferri da calza). Per i secondi la scelta si è ampliata e non ci sono più le lombatine di vitella, le bistecche o il pollo alla diavola cotte direttamente nel caminetto che ancora fa bella mostra di sé nella parte anteriore del locale (quella del bar gelateria per capirci), ma hanno perso tutto il loro fascino ed il loro sapore si è spento insieme al fuoco di quel camino…. Il viaggio alla ricerca del tempo perduto è durato poco, il tempo di quel primo fatto proprio come la sora Mariuccia sapeva fare, e mangiato con il gusto e col “barbozzo” unto di mio nonno….
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5 commenti:

Anonimo ha detto...

Grazie!
...non ricordavo più il nome della trattoria di Canepina dove ho vissuto le stesse fettuccine che hai vissuto tu...ora che ci penso ho pure una foto scattata sulla porta del "bar". Adolescente contestatrice anni 80, in compagnia degli allora noiosi amici dei miei genitori...ed ora invece non so che darei per farli tornare tutti giù da dove se ne sono andati e vederli intorno a quelle tavolate a inforchettare il "fieno"...
Ciao.

Fenice72 ha detto...

Grazie a te, non c'è niente di più saporito di un buon ricordo... ;)

Anonimo ha detto...

Ho scoperto questo bar trattoria da poco e devo dire che si mangia benissimo, qui si possono gustare i sapori di una volta, andateci!!!!

Anonimo ha detto...

Grazie a te ho avuto il modo di ritornare in questo bar trattoria dove i miei nonni mi portavano da piccolo. Hanno conservato la cucina tradizionale di un tempo, vi consiglio vivamente di andare e di assaggiare la pasta tipca locale rigorosamente fatta a mano, e i secondi con i dolci sono bonissimi!!!!! GRAZIE ANCORA .... anche ai miei nonni!!!!

SARA ha detto...

Accolti dalla fam. Ferri che da quattro generazioni gestisce questo vecchio bar trattoria, ci siamo seduti nella sala più piccola da qui abbiamo iniziato a degustare le loro specialità:
ottimo il carpaccio di ovoli con zuppa della casa, Ma un'esperienza è stata la loro pasta tipica locale fieno al ragù, un piatto così semplice, ma così gustoso… Mio marito ha preso i ceciliani alla venerina, la loro specialità, ottima !!!!! Visto che il mio primo piatto era abbondantissimo solo lui ha preso il secondo, cinghiale in salmì e…… in questa pietanza devo dire che si concentravano i sapori di una vera e genuina cucina tradizionale. Entusiasti di questa bella mangiata, abbiamo concluso con la mousse di castagna, una squisitezza!!!! Il costo dei cibi estremamente onesto!!!!!
VI consiglio questo locale!!!!