venerdì 25 settembre 2009

Il gioco dell'angelo

Dopo "L'ombra del Vento" ecco il secondo romando di Ruiz Zafòn, bello! Mi ha veramente entusiasmato sia per la storia sia per come è scritto/tradotto; ci dimentichiamo spesso che i libri tradotti trovano la loro fortuna nell'abilità e la bravura di chi li traduce e questo ne è un esempio assolutamente rilevante.
Ancora una volta Barcellona, stavolta però la storia si dipana dai primi del novecento al 1945, anno dell'epilogo, protagonista un giovane aspirante scrittore che pur di seguire la sua vocazione innata arriva a stringere uno contratto con uno strano personaggio: un angelo o un demone?
Affascinante e coinvolgente, con un ottimo ritmo senza però tralasciare descrizioni bellissime dei luoghi e delle atmosfere molto gotiche, fa venire voglia di visitare il volto antico di Barcellona. Ancora co-protagonisti di assoluto rilievo sono i libri che secondo l'autore contengono l'anima di chi li scrive e di chi li legge, per questo beni immortali e quasi divini.
L'anima di Ruiz Zafòn c'è sicuramente dentro questo libro ed ora anche la mia.

1 commento:

La Puzzola ha detto...

Bellissimo l'Ombra del Vento, l'ho letto praticamente tutto d'un fiato, restando sveglia di notte perchè non riuscivo a staccarmi... E adesso sto leggendo appunto Il Gioco dell'Angelo... :-)