Notte tra il 5 ed il 6 gennaio, ci troviamo in una struttura sugli appennini, non troppo distanti da Roma, dedicata allo svolgimento di un corso di sopravvivenza. Quattro letti molto spartani in un'altrettanta spartana camerata compongono l'arredamento che accoglierà i protagonisti della storia: un carabiniere in fuga dalla fidanzata-tiranna, un medico senza vocazione che in realtà vorrebbe fare tutt'altro, un polemico e stressato fotografo abbandonato dalla moglie ed un padre di famiglia, tirchio all'inverosimile, alla ricerca di un paio di notti lontano dai gemelli che non lo fanno dormire...
Mescolate il tutto ed otterrete situazioni e dialoghi esilaranti almeno per tutto il primo tempo...
All'inizio del secondo tempo c'è una flessione, l'ingresso in scena della befana coglie di sorpresa non soltanto i personaggi ma anche il pubblico, sembra francamente una forzatura...
Fortunatamente il tutto riprende quota in un quarto d'ora circa lasciando un finale con "morale"...
Gli interpreti sono bravissimi e molto affiatati, i tempi comici e le gag divertentissime fanno dimenticare qualche imprecisione ed alla fine si esce soddisfatti e divertiti.
Al teatro dè Servi fino al 23 gennaio.
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