sabato 17 ottobre 2009

Baarìa

Bagheria, durante il ventennio fascista. Un bambino corre verso la scuola, è in ritardo e perde una scarpa durante la sua corsa. Non ha il libro (l'hanno mangiato le capre) e viene messo in castigo dietro la lavagna.
Comincia così la storia di Giuseppe e della sua famiglia; allargando il quadro d'insieme potremo vedere sullo sfondo di questa vicenda familiare, la storia della sicilia dagli anni 30 alla fine del 900 e più ancora la storia d'Italia dalla liberazione da parte degli alleati, passando per il referendum tra monarchia e repubblica.
Detto così sembra più una puntata di "Ulisse" (il programma di Alberto Angela) che un bel film di Tornatore, ricco di episodi a tratti divertenti, a tratti drammatici, con una bellissima regia ed una splendida fotografia; che dire poi della colonna sonora del maestro Morricone inconfondibile e meravigliosa.
Un film decisamente lungo con innumerevoli omaggi al cinema ed alla sua storia, con un cast pieno di attori siciliani e non della nostra contemporaneità. Un film "di una volta" dietro il quale si nota il grosso sforzo produttivo che ha dato senz'altro i suoi frutti e del quale, ne sono sicuro, sentiremo parlare di nuovo il prossimo anno una certa notte in un certo posto oltre oceano…

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