lunedì 5 maggio 2014

Al contadin non far sapere...

"Il formaggio è il cibo di Polifemo, l’uomo-bestia non toccato dal processo di civilizzazione. La pera è il simbolo dell’effimero, di gusti e piaceri non necessari, dunque di distinzione sociale. Il loro matrimonio è proverbiale e certo saporito, ma niente affatto scontato."
(M.Montanari -Il formaggio con le pere- ed. Laterza)

I ravioli impiattati
Proseguendo gli esperimenti di pasta ripiena ho pensato ad un doppio abbinamento:
formaggio e pere e cacio e miele, entrambi gli accostamenti sono grandi classici che ho voluto mettere in un unico piatto; ecco come ho fatto:
Dettaglio del raviolo
 Per il RAVIOLO ho usato la solita proporzione di 1 uovo intero ogni cento grammi di farina '00', impastato e fatto riposare per una mezz'ora minino (il tempo di preparare il resto) ho fatto la sfoglia con la macchina IMPERIA di mamma ed ho tagliato vari dischi con un coppapasta, pronti per essere riempiti col
RIPIENO: composto da ricotta di bufala e pere williams. Ho saltato le pere tagliate a tocchetti in padella con del burro finchè non si sono ammorbidite il giusto e poi le ho unite alla ricotta fresca di bufala. 
Per la salsa di condimento ho fatto una cremina con pecorino e pepe nero appena macinato aiutandomi con un po' di acqua di cottura, una volta impiattato ho spolverato con delle noci tostate e sbriciolate poco prima in padella e terminato con un filo di miele di Girasoli.
Ravioli "Al contadin non far sapere..."
 Una vera bontà che unisce il contrasto di sapori dolce e salato e le sensazioni di croccantezza e morbidezza, una doppia coppia che mi vale la mano e la partita! Coi complimenti del contadino...