lunedì 26 luglio 2010

7 piccoli sospetti

Un romanzo che è stato definito uno dei casi letterari dello scorso anno, ma non è per questo che l'ho scelto tra i tanti che occhieggiavano sugli scaffali della libreria. Un po' il titolo, un po' il fatto che l'autore è praticamente un coetaneo, è stato un colpo di fulmine, una sensazione che alla fine non si è rivelata sbagliata e non ha deluso, anzi!
Sette ragazzini di dodici anni decidono di dare una svolta alle loro vite, ciascuno coi suoi problemi troppo grandi per la loro età, in un piccolo paese del centro Italia: decidono di compiere una rapina in banca! Il piano è semplice ma efficace, rimane solo un dilemma: a chi toccherà sedurre la ragazzina "chiattona" del bar che porta il caffè alla guardia giurata tutti i pomeriggi poco prima della chiusura?
Magnifiche la descrizione della maratona e dell'incontro di boxe; descrizioni che ti ricordano eventi sportivi storici entusiasmando allo stesso modo anche se si parla di ragazzini e di una storia inventata.
Lo stile narrativo è immediato e scorrevole, si legge come bere un bicchiere d'acqua ma alla fine, anche se soddisfatti e dissetati, si vuole bere ancora!
Complimenti a Christian Frascella autore anche di "Mia sorella è una foca monaca" che a questo punto non potrò mancare di leggere…prossimamente le mie impressioni su queste pagine.

The box

Al cinema d'estate, specialmente in Italia dove non ci troviamo in alta stagione come negli Stati Uniti, spesso si trovano delle "tavanate galattiche" (per citare un antico Ezio Greggio) e questo è uno di quei casi in cui l'autore del trailer ha fatto meglio di quanto abbiano potuto fare tutto il cast e la regia al completo…
Già questo basterebbe per sconsigliarne la visione ma voglio spiegare il perché.
Il film è tratto da un racconto "Button Button" del 1970 scritto da Richard Matheson, e l'incipit iniziale non è nemmeno tanto stupido:
Una piccola scatola di legno chiusa a chiave, viene recapitata a casa di una coppia felicemente sposata con un figlio, insieme alla scatola un biglietto che avverte della visita il giorno successivo di un signore. Quando questo signore si presenta, consegnando la chiave, mette i due di fronte ad una scelta precisa: se premeranno il pulsante contenuto all'interno della scatola entro le 24 ore successive accadranno due cose: loro riceveranno un milione di dollari in contanti ed una persona che non conoscono morirà… Dopo dubbi laceranti ed ipotesi fantasiose la donna preme il pulsante, loro ricevono il milione e qualcuno muore. Da qui, quello che all'apparenza sembra essere un thriller che per certi versi ricorda il maestro Hitchcock, prende una deriva fantascientifica che a sua volta volge verso il mistico…. ora tutti questi voli pindarici non fanno altro che confondere e riempire inutilmente lo spazio di tempo che rimane tra la svolta della storia e l'inevitabile epilogo risultando allo stesso tempo anche piuttosto noioso…
Gli interpreti e la regia sono decisamente all'altezza delle loro carriere, ma poco possono di fronte ad una sceneggiatura che francamente non riesce a reggere un film di 115 minuti...

mercoledì 21 luglio 2010

La "Bestia" all'Incannucciata...

Serata organizzata all'Antica Osteria l'Incannucciata, protagonista "La Bestia" dell'allevatore Eugenio Barbieri e due piccoli maialini da latte come comprimari, in cucina lo Chef Dino De Bellis in collaborazione con Gabriele Bonci, in sala (a degustare) c'eravamo io, Daniela, Lorenzo, Silvia, ed altri ottimi commensali che mi perdoneranno se non ricordo tutti i loro nomi… ;)


Apriamo le danze con il supplì di risotto al pomodoro con coperta di pancia di Vacca… ottimo inizio ma non ho voluto andare oltre il primo perché sapevo che l'impegno sarebbe stato lungo ed agguerrito! Lorenzo, invece, per niente intimidito, è riuscito a farne fuori più di qualcuno anche grazie alle sue aderenze in cucina…
Il battuto di coscia di vacca con zucchine profumate alla menta era squisito, la frollatura pressoché perfetta, un filo d'olio e le zucchine con la menta formano un connubio gustoso e sorprendente.
L'insalata di rinforzo estiva era piuttosto "rinforzata" di bollito, oltre agli ottimi fagiolini di casa Bonci, i carciofi ed il pomodorino che formava un letto col quale è stato difficile evitare di intingere il pane, sempre di Bonci (di chi se no?). Ottima!
Partiamo con in primi un po' in sordina coi cannoncini di stracotto di spalla adagiati su besciamella e pomodoro,
segue un crescendo di sapore con i paccheri al sugo di muscolo e salvia guarniti con del prosciutto croccante; in questo caso devo correggere la dicitura del menu che riporta "come se fosse un saltimbocca", quindi avrebbero dovuto essere avvolti nel prosciutto che in realtà era sopra a piccoli pezzi.
Concludiamo il tris di primi con l'apprezzabilissimo risotto ai due fondi,la cui cottura era perfetta come la mantecatura e ovviamente il sapore; dei tre il mio preferito.
Secondo: la tagliata di collo in crosta di spezie contornata da fagioli e patatine lesse (anche qui la dicitura del menu non era esatta…): la carne ottima ma proprio perché così buona ritengo che l'eccessivo uso di spezie abbia troppo coperto il vero sapore; in ogni modo si è letteralmente sciolta in bocca.

Il "dessert" consisteva nel maialino da latte su pomodorini caramellati con limone e zucchero, buono e tenerissimo per concludere in bellezza.

Hanno accompagnato la serata del prosecco di Valdo, ed in ordine sparso (scusate non ho preso appunti ero troppo impegnato a bere e mangiare :-) ) Grechetto, Grecante, un rosso di cui non ricordo il nome e dulcis in fundo un bicchierino di passito.

Un grazie agli chef, alle "bestie" tutte, al personale di sala e di cucina, ai commensali ed a chi ha avuto la pazienza di leggere fin qui.