sabato 17 ottobre 2009

Baarìa

Bagheria, durante il ventennio fascista. Un bambino corre verso la scuola, è in ritardo e perde una scarpa durante la sua corsa. Non ha il libro (l'hanno mangiato le capre) e viene messo in castigo dietro la lavagna.
Comincia così la storia di Giuseppe e della sua famiglia; allargando il quadro d'insieme potremo vedere sullo sfondo di questa vicenda familiare, la storia della sicilia dagli anni 30 alla fine del 900 e più ancora la storia d'Italia dalla liberazione da parte degli alleati, passando per il referendum tra monarchia e repubblica.
Detto così sembra più una puntata di "Ulisse" (il programma di Alberto Angela) che un bel film di Tornatore, ricco di episodi a tratti divertenti, a tratti drammatici, con una bellissima regia ed una splendida fotografia; che dire poi della colonna sonora del maestro Morricone inconfondibile e meravigliosa.
Un film decisamente lungo con innumerevoli omaggi al cinema ed alla sua storia, con un cast pieno di attori siciliani e non della nostra contemporaneità. Un film "di una volta" dietro il quale si nota il grosso sforzo produttivo che ha dato senz'altro i suoi frutti e del quale, ne sono sicuro, sentiremo parlare di nuovo il prossimo anno una certa notte in un certo posto oltre oceano…

mercoledì 7 ottobre 2009

Tanti auguri a ME!!


Grazie a tutti i miei amici ed a tutti quelli che si sono ricordati di me oggi!!
Tanti auguri a me!! ;)

venerdì 2 ottobre 2009

Marina

Non potevo non leggere anche quest'ultimo libro di Zafòn dopo aver letteralmente fagocitato gli altri due.
In realtà questo è il primo romanzo, in ordine temporale, scritto dall'autore, dopo aver cominciato con una serie di racconti per bambini.
Scritto a Los Angeles tra il '96 ed il '97, il libro al quale é maggiormente affezionato, ritenuto da lui stesso il più "personale"; approdato a questa edizione dopo essere sopravvissuto a cit."...dieci anni di edizioni pessime e spesso fruadolente che a volte, senza che io potessi fare granché per evitarlo, hanno confuso molti lettori tentando di spacciare il romanzo per quello che non era."
Un romanzo nel quale si confondono realtà e fantasia che lascia a volte nel dubbio; da qui nascono le atmosfere oscure che ritroviamo negli altri scritti di Zafòn, le case diroccate, le storie del passato, gli intrighi del presente, gli amori impossibili del futuro... Un finale commovente che ha lasciato il segno di qualche lacrima sulle ultime pagine.